Torna alla ribalta la sindrome dell’Avana, il misterioso malessere che aveva colpito diplomatici statunitensi all’Avana.
Negli Stati Uniti torna a fare paura la sindrome dell’Avana. Si tratta di un malessere che tra il 2016 e il 2018 aveva colpito diversi dipendenti dell’ambasciata statunitense negli Stati Uniti a Cuba. Ora sembra che la misteriosa sindrome sia arrivata sul territorio statunitense.
Diversi casi riconducibili alla sindrome sono stati registrati anche a Vienna, dove diversi funzionari dell’ambasciata americana hanno manifestato sintomi riconducibili alla malattia in questione.
Nel settembre del 2021 è stato colpito un funzionario della CIA. L’episodio è avvenuto a New Delhi in occasione di una visita legata alla crisi afghana. Il funzionario ha accusato nausea, giramenti di testa, ronzi e disturbi alle orecchie. Altri episodi sono stati registrati all’inizio del 2022.
I casi in America
I primi casi di questo malessere risalgono al 2016, quando diplomatici statunitensi e canadesi riferirono di sentire un ronzio fortissimo e un dolore alle orecchie e alla testa. Alcuni hanno segnalato anche problemi cognitivi, nausea e vertigini. Dopo i casi registrati all’estero, sembra che due casi siano stati registrati a Washington. I casi sospetti sono ufficiali della Difesa.
Cos’è la sindrome dell’Avana
Della sindrome dell’Avana sappiamo poco. La letteratura scientifica sostanzialmente è limitatissima. Le leggende metropolitane non si contano, le notizie certe sono quasi inesistenti. Tra le ipotesi emerse nel corso degli anni c’è anche quella secondo cui il malessere sia legato ad un super-macchinario segreto. Notizie non confermate in via ufficiale riportano che sintomi assimilabili alla sindrome in questione siano stati registrati anche in militari americani di stanza in una base in Siria.
I sintomi
I sintomi registrati sono vertigini, fotofobia, mal di testa, nausea, perdita dell’udito e difficoltà nel parlare. Sintomi che possono durare anni e che nel peggiore dei casi possono provocare addirittura lesioni cerebrali.
L’ipotesi dell’Accademia nazionale delle scienze Usa
Secondo l’Accademia nazionale delle scienze Usa, la spiegazione più plausibile è che l’energia di radiofrequenza diretta e pulsata sia la causa della sindrome. Sostanzialmente il malessere sarebbe causato da energia a microonde. Non è chiaro se si tratti effettivamente di un attacco o di un’arma segreta, come sostenuto da qualcuno. Ma sembra che la sindrome possa in qualche modo essere collegata ad una serie di studi condotti anni fa in Unione Sovietica.
È evidente che le poche informazioni a disposizione abbiano in qualche modo alimentato le tesi anche più stravaganti su questa sindrome che tutt’ora è circondata da un alone di mistero, da una cortina di silenzi, no comment e smentite. Il terreno ideale per far proliferare le ipotesi più assurde.
L’indagine della CIA
La CIA ha deciso di mettere su una task force incaricata di fare luce su questo misterioso malessere che colpisce alti funzionari e ufficiali. E la Casa Bianca è intenzionata a fare sul serio.